Ti svelo cinque posti che non hai ancora visitato nel Lazio. Uno è davvero particolare e ti lascerà senza fiato
Se non hai idea della destinazione presso la quale progettare il tuo prossimo weekend romantico, oppure la tua prossima gita fuori porta, sei decisamente capitato nell’articolo giusto. Ti sveleremo, infatti, quali sono i tesori nascosti del Lazio.
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Una splendida regione che, purtroppo, viene ricordata soprattutto per le sue attrazioni più famose. Roma, capitale d’Italia, in primis, dove gravitano ogni anno milioni di turisti. E poi il litorale tirrenico, con località come Sabaudia, Terracina e San Felice Circeo, apprezzatissime dagli amanti del mare.
L’interno del Lazio, al netto della bellezza di queste destinazioni più inflazionate, è però ricco di borghi incantevoli che faresti meglio a segnarti. Potrebbero, infatti, diventare la meta perfetta per la tua prossima vacanza. Uno di questi, tra l’altro, è davvero particolare.
Civita di Bagnoregio: il borgo che lascia senza fiato
Lo chiamano il “paese che muore” per via della sensazione, nel momento in cui lo si visita, di trovarsi in un posto disabitato. Civita di Bagnoregio, frazione situata in provincia di Viterbo, è particolare proprio per via della sua collocazione atipica.
Costruita su uno sperone di tufo, la città si staglia sul paesaggio circostante proprio come se arrivasse a dominarlo. L’appellativo di città morente è dovuto anche al fatto che il tufo, consumandosi di anno in anno, sta progressivamente contribuendo all’erosione della cima su cui si erge la frazione.
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Poco distante da questo borgo, ad appena mezz’ora di macchina, incontriamo Viterbo, che merita una visita proprio per le sue attrazioni. La città, soprannominata “dei Papi“, contiene infatti molte tracce della storia papale. In modo particolare il palazzo dei Papi, con la sua scenografica loggia e la sala che ospitò lunghi conclavi.
Attrazioni naturali: le terme di Viterbo e il parco dei Mostri a Bomarzo
La terza e quarta destinazione da segnare, per un’eventuale gita nel Lazio, sono di tipo naturalistico. A partire dalle terme libere di Viterbo, le piscine Carletti, perfette per chi ama immergersi in un contesto selvaggio. Se invece si preferisce un ambiente meno “rustico”, la scelta non potrà che ricadere sulle Terme del Bagnaccio, gestite da un’associazione, per un prezzo d’ingresso di cinque euro a persona.
Sempre in tema naturalistico, rimanendo nel Viterbese, si incontra il parco dei Mostri di Bomarzo. Una località ideale per chi desiderasse concedersi un percorso di trekking, circondato dal verde.
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La particolarità di questo parco è dovuta alle figure grottesche e ai simboli che, nascosti nel bosco, si incontrano lungo il cammino. Un insieme di architetture ideato dall’architetto Pirro Ligorio, che si può visitare a un prezzo di dieci euro per gli adulti e otto euro per i più piccoli.
Caprarola: l’ultima, imperdibile tappa di un viaggio nel Lazio
È situato a pochi chilometri da Bomarzo e rappresenta la degna conclusione di un viaggio nell’entroterra laziale. Parliamo del borgo di Caprarola, famoso per il palazzo signorile costruito dalla famiglia Farnese, con tanto di orti farnesiani al suo interno. Per raggiungerlo si può approfittare della scenografica ferrovia Capranica-Civitavecchia: un percorso ciclabile e pedonale adatto a tutti.