Il New York Times ha inserito il Cammino retico tra le mete imperdibili di questo 2025: scopriamo insieme dove si trova e cosa offre.
Il viaggio non è solo uno spostamento da un punto all’altro, ma un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e che ci arricchisce. Il Cammino Retico incarna perfettamente questa filosofia, invitando chi lo percorre a rallentare e immergersi in un mondo fatto di storia, natura e tradizioni autentiche.

Inserito dal New York Times tra le mete imperdibili del 2025, questo percorso si snoda per 191 km attraverso il Trentino, l’Alto Adige e parte del Feltrino, attraversando borghi e panorami alpini lontani dal turismo di massa. Un viaggio nella Terra dei Reti, popolazione pre-romana che ha lasciato segni indelebili nella cultura e nel paesaggio di questa regione.
Cammino Retico: un tuffo nel passato
Il Cammino Retico deve il suo nome ad un’antica civiltà che abitava le Alpi orientali prima dell’arrivo dei Romani. I Reti, un popolo affascinante e ancora avvolto nel mistero, lasciarono tracce nel linguaggio, nei manufatti e nei resti rinvenuti nella zona.
Seguendo questo itinerario, si ha l’opportunità di camminare sulle stesse antiche vie utilizzate secoli fa, scoprendo resti archeologici e leggende tramandate nel tempo.

Attraversando altopiani, vallate e antichi borghi, il cammino regala scenari unici, tra cui il Lago di Corlo, il Monte Avena e la città murata di Feltre. Ogni tappa offre panorami mozzafiato e un’immersione totale nella cultura alpina.
A piedi o in bicicletta: due modi diversi di percorrere il Cammino Retico
Il Cammino è percorribile sia a piedi che in bicicletta, regalando due esperienze molto diverse a chi lo pratica, ma ugualmente intense.
- Per chi cammina: il percorso è suddiviso in sette tappe, con sentieri che si snodano tra boschi, valli e piccoli borghi. L’itinerario si può completare in circa 7-8 giorni, ma chi è più allenato potrebbe riuscire a terminarlo in 5-6 giorni.
- Per chi pedala: il Cammino Retico Bike si sviluppa su 290 km, con 7800 metri di dislivello. Perfetto per gli amanti della mountain bike o delle gravel, richiede una buona preparazione fisica e una bici adatta ai terreni sterrati.
Quando partire: il miglior periodo per affrontare il Cammino Retico
Il viaggio può essere fatto in qualsiasi stagione, dipende dal tempo a disposizione e dal tipo di esperienza che si desidera fare.

In ogni stagione il Cammino Retico ha un volto diverso:
- Primavera: il momento ideale per vedere i paesaggi risvegliarsi, con prati in fiore e temperature gradevoli.
- Estate: perfetta per chi ama le giornate lunghe e i cieli limpidi, con la possibilità di sostare nei rifugi lungo il percorso.
- Autunno: il periodo più affascinante, con i colori caldi del foliage che trasformano il paesaggio in un quadro vivente.
- Inverno: sconsigliato ai meno esperti, ma un’esperienza unica per chi vuole affrontare il cammino con la neve e le temperature più rigide.
Luoghi da non perdere lungo il Cammino Retico
Il percorso porta ad una varietà di punti di interesse, tra storia, natura e cultura. Ad esempio, c’è il santuario dei Santi Vittore e Corona, un complesso religioso del 1495 situato su uno sperone roccioso, con una vista mozzafiato su Feltre.
C’è poi, appunto, Feltre, una delle città murate più affascinanti del Veneto, con palazzi cinquecenteschi decorati con affreschi e un’atmosfera senza tempo. Inoltre, immancabile fermarsi sul Monte Avena, un punto panoramico spettacolare sulle Dolomiti, perfetto per chi ama le escursioni in quota.
Imperdibile anche il Lago di Corlo, un bacino artificiale con acque cristalline e paesaggi suggestivi, perfetto per una sosta rigenerante. Va detto che il Cammino Retico non è un percorso per chi cerca comodità e turismo di massa. È una sfida per chi ama il trekking, la natura e la storia.