Il miliardario sudafricano Elon Musk molla il colpo sull’acquisizione di TikTok e spiega che non è interessato
Ogni mossa del miliardario Elon Musk è sotto la lente di ingrandimento ed ogni sua dichiarazione viene vivisezionata dai media e dai social, ponendolo sempre e comunque al centro dell’attenzione mondiale. Del resto il commento su ogni suo passo viene amplificato a dismisura dalla fama del personaggio che ultimamente si è posto ancora più in vetrina del solito, ora che si è ritrovato di fianco al Presidente Trump.
L’ultima in ordine temporale è la faccenda di TikTok e della sua acquisizione a cui si è subito affiancato il nome di Musk, millantando un suo presunto coinvolgimento nell’affaire del colosso asiatico.
Ma andiamo con ordine e facciamo un passo indietro rispetto alla vicenda TikTok. La popolare app asiatica, che da anni consente a milioni di utenti di condividere video e clip di pochi secondi, per la precisione dal 2016, diventa in poco tempo una delle piattaforme social fenomeno e una spina nel fianco statunitense.
La preoccupazione dell’occidente sono i pericoli derivanti dalle leggi cinesi che obbligano le aziende locali a collaborare con il governo e a condividere quindi i dati degli utenti del social e contemporaneamente la censura di alcuni contenuti non aderenti alla linea politica della Cina, diventando di fatto un potenziale elemento di disinformazione e di influenza deviata globale. Nel 2020 Microsoft lancia la sua proposta di acquisizione e si attiva con un accordo preliminare di compravendita. con ByteDance.
Il 19 gennaio 2025 l’app è risultata inaccessibile per gli utenti americani e rimossa dagli stores. 12 ore dopo l’app è stata ripristinata con il Presidente Trump che ha firmato la concessione di altri 75 giorni di tempo per il colosso cinese, in cerca di acquirenti americani proprio per evitare la messa al bando statunitense.
Il destino di TikTok rimane dunque appeso e sospeso ad un filo e ByteDance sarà comunque costretta a vendere ad un’azienda americana per superare la messa al bando, e lo stesso Trump si è detto favorevole ad una discesa in campo del suo amico Elon Musk. Ma il diretto interessato smentisce a fine gennaio.
Escono solo oggi le dichiarazioni di Elon Musk a proposito di una sua fantomatica acquisizione di TikTok, nelle quali ribadisce il suo totale disinteresse alla faccenda. Non è intenzionato a comprare l’app asiatica e non ha piani in proposito, rivela il miliardario sudafricano, che molla la patata bollente, durante il summit internazionale virtuale del 28 gennaio.
Musk ha inoltre dichiarato che non si possono paragonare i due social, X e TikTok, poiché nel primo caso l’acquisto gli consentiva di proteggere la libertà di parola, mentre per il secondo non si potrebbe applicare la stessa logica, ma solo ragioni economiche. Musk ha infatti difeso TikTok e si è opposto apertamente ai divieti imposti dall’amministrazione americana, cosiderandoli contro la libertà di espressione.
L’idea che Elon Musk potesse acquisire TikTok è dunque una bufala a detta dello stesso tycoon sudafricano e della società cinese ByteDance, nonostante le voci riferite da Bloomberg e il Wall Street Journal. Altri potrebbero essere interessati a questo affare cinese oltre a Microsoft, in particolare, MrBeast, star di YouTube, insieme a un gruppo di investitori guidati da Jesse Tinsley o i miliardari Kevin O’Leary e Frank McCourt.
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